Carlo Nordio, ministro della Giustizia, esprime perplessità sulla custodia cautelare nel caso di Giovanni Toti.
In un recente intervento, il ministro della Giustizia Carlo Nordio ha espresso riserve sulla decisione di sottoporre a custodia cautelare il presidente della Liguria, Giovanni Toti.
“Questa mattina ero a Napoli, ho saputo di questa cosa in automobile, non conosco gli atti e da garantista penso sempre alla presunzione di innocenza,” ha dichiarato il ministro del governo Meloni, sottolineando di non essere a conoscenza dei dettagli specifici del caso.
Caso Toti: le dichiarazioni del ministro Carlo Nordio
Come riportato da Liberoquotidiano.it, il ministro Carlo Nordio ha poi aggiunto: “Mi è sembrato di capire che si tratta però di fatti che risalgono ad alcuni anni fa e che l’inchiesta non è nata oggi ma tempo addietro.”
Nordio, che ha una lunga esperienza come pubblico ministero, ha raramente richiesto misure cautelari a distanza di anni dalle indagini, poiché considera ridotti i rischi di fuga, inquinamento delle prove o reiterazione del reato.
“Ho esercitato 40 anni da pubblico ministero (…) È difficile che questi possano ancora sussistere,” ha commentato.
La fiducia verso la magistratura
Nordio ha ribadito la sua fiducia nella magistratura e nella presunzione di innocenza. Però, continua a mantenere i suoi dubbi: “Le mie perplessità sono sul momento in cui scatta il provvedimento cautelare rispetto all’imminenza delle elezioni anche perché in Italia si vota molto spesso, se ho delle perplessità tecniche riguardano una misura rispetto al tempo in cui è stato commesso il reato ed è iniziata l’indagine“.
Anche altri politici italiani, tra cui Matteo Salvini, si sono mostrati sorpresi rispetto al caso Toti. Le parole del leader della Lega sono state chiare: “Non mi basta l’iniziativa di un giudice per sentenziare che qualcuno a Bari o a Genova è una persona per male. Quindi, conto che si faccia chiarezza il prima possibile“.